Un passaggio di Albert Ellis sull'incontrollabilità degli eventi

Albert Ellis è uno dei padri del cognitivismo. Fondatore della Rational Emotive Behavior Therapy, in questo passaggio del suo libro più famoso ci fornisce un utile suggerimento per la nostra vita quotidiana.

È semplicemente sbalorditivo quanti milioni di abitanti del nostro pianeta siano terribilmente sconvolti e infelici se le cose non vanno come loro vorrebbero, ovvero se il mondo è quello che è. Che essi si sentano frustrati quando non ottengono ciò che desiderano intensamente è, ovviamente, normale, ma che siano profondamente e durevolmente depressi o arrabbiati perché sono frustrati è del tutto illogico per molti motivi:

1. Non c'è ragione che le cose debbano essere diverse da come sono, per quanto doloroso e ingiusto sia il loro stato attuale, mentre ve ne sono molte, specialmente i fatti stessi della realtà, per cui le situazioni e gli eventi spiacevoli sono così come sono. È perfettamente ragionevole provare antipatia verso persone o condizioni sgradevoli, ma è palesemente assurdo divenire gravemente disturbati perché la realtà è quella che è. Spesso sarebbe bello se le cose andassero diversamente, o se ottenessimo ciò che desideriamo dalla vita anziché ciò che otteniamo realmente. Ma il fatto che sarebbe bello non cambia la realtà, né ci fornisce una ragione sensata per piangere quando essa non risponde alle nostre aspettative.

2. Lasciarci turbare in modo permanente o esagerato da una data serie di circostanze, raramente ci aiuta a cambiarle in meglio. Al contrario, più ci disperiamo per i fatti spiacevoli della vita, più tendiamo a divenire disorganizzati e inefficienti nei nostri sforzi per migliorare le condizioni esistenti.

3. Quando le cose non vanno come vorremmo, dobbiamo certamente sforzarci, e spesso con tutte le nostre forze, di cambiarle. Ma quando ciò è impossibile al momento o per sempre (come, purtroppo, spesso succede), l'unica cosa sensata da fare è rassegnarci filosoficamente al nostro destino e accettare la realtà. Il fatto che i bambini, che possiedono scarsa capacità di ragionare con filosofia, siano in genere incapaci di tollerare anche una minima e inevitabile frustrazione, non di mostra che gli adulti non possano farlo serenamente. Per la verità, accettare la spietata realtà richiede uno sforzo assai minore che convincersi di non poterla accettare.

Albert Ellis, Ragione ed Emozione in Psicoterapia